"Come trasferire il rischio"
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Il rischio può essere affrontato in vari modi:

  • da solo subendone completamente le conseguenze;
  • dividendolo con chi, come me, è esposto al medesimo rischio, creando mutualità, dove chi ha una necessità viene aiutato dagli altri;
  • trasferendolo a soggetti terzi, l’esempio classico è la Compagnia di assicurazione che in cambio di una somma di denaro (premio) raccolta da più soggetti esposti allo stesso rischio può risarcire chi fra questi subirà un danno (mutualità assicurativa).

 

Il terzo modello è di gran lunga quello che ci può tutelare maggiormente, perché l’assicurazione è in grado di sostituirsi a noi e far fronte, ad esempio, ad un ingente risarcimento che ci viene richiesto per aver provocato un danno ad altri.
 

Ciò è possibile perché la Compagnia di assicurazione:
 

ha capacità tecnica di valutare i rischi, affinata nel tempo dalle esperienze raccolte dalle migliaia di clienti;

sa trasformare il rischio individuale in un rischio collettivo, distribuendolo così tra tanti e riducendone l’impatto.

Manca ancora un’adeguata cultura assicurativa, basti pensare che gli italiani spendono più volentieri in giochi e scommesse che in polizze assicurative, non rendendosi conto che è meglio trasferire le conseguenze economiche di un imprevisto ad una Compagnia assicurativa, che mi può garantire un indennizzo, consentendomi in questo modo di pianificare in maniera efficace il mio presente e futuro.